La Comunità Montana aveva già provveduto ad recupero conservativo dell’immobile, restituendo allo stesso la sua funzione originaria e realizzandovi nel contempo un centro di educazione ambientale gestito ed amministrato con proprie risorse umane e strumentali.
A partire dall’anno 2004, attraverso la partecipazione ai bandi provinciali in materia di Educazione Ambientale, la Comunità Montana Alta Versilia – oggi Unione di Comuni – ha realizzato progettualità legate a detto mulino che hanno portato a recuperare tradizioni ed elementi storico-testimoniali di interesse collettivo, valorizzando l’insieme delle esperienze presenti sull’intero territorio e costruendo una stretta collaborazione tra Istituzioni, Scuole, Associazioni e comunità locale.
Dal momento che tra i principi e le finalità dell’Unione di Comuni Alta Versilia, vi è anche quella di promuovere lo sviluppo locale e la valorizzazione delle zone montane, come indicato all’art. 3, comma 1, lett. e) dello Statuto; l’Ente, intende consolidare, sviluppare e dare nuovo impulso al circuito di cultura ed economia rurale, anche andando oltre al polo didattico-educativo creatosi nel passato.
Attualmente il molino è gestito direttamente dal personale dell’Ente, che lo rende disponibile per le visite guidate dietro richiesta e per ogni tipo di incontro a scopo dimostrativo.
L’Unione dei Comuni ha presentato un progetto di formazione per la filiera della castagna, articolato nel recupero del castagneto, l’attivazione dei metati per l’essiccazione delle castagne e la formazione per l’attività di macinatura presso il molino. Tale progetto è stato sospeso a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus Covid-19, ma con l’autunno 2020 è stato riformulato in maniera ridotta. In programma ci sono delle giornate dimostrative e di conoscenza tra le realtà di raccolta e trasformazione locali per verificare la possibilità concreta di implementarlo in forme di filiera corta di castanicoltura.